Edizione numero 66 per i David di Donatello, i premi del cinema italiano che vengono consegnati durante una serata trasmessa in diretta su Rai1: la cerimonia è condotta da Carlo Conti dagli studi televisivi Fabrizio Frizzi e dal Teatro dell’Opera di Roma, in presenza dei candidati di tutte le categorie. Vengono assegnati 25 David di Donatello, un David alla Carriera (a Sandra Milo), due David Speciali (a Monica Bellucci e a Diego Abatantuono) e tre targhe denominate “David 2021 – Riconoscimento d’Onore” che vanno a tre professionisti sanitari (Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu) per il contributo alla ripresa delle produzioni cinematografiche durante l’emergenza Covid. Il film «Tolo Tolo» di Checco Zalone, inoltre, si aggiudica il David dello Spettatore.
Ore 21.33 Laura Pausini dal Teatro dell’Opera dà il via alla serata cantando «Io Sì», brano con cui ha vinto un Golden Globe ed è stata in corsa agli Oscar. In tailleur nero, canta dai palchi e dalla platea del teatro vuoto e prima di intonare il brano dice: «Tutti meritano di essere visti e amati, tutti meritano qualcuno per essere insieme una famiglia, per tutta la vita che abbiamo davanti», una frase che riprende il tema del film «Tutta la vita davanti». Laura Pausini viene poi salutata e ringraziata dal ministro della cultura Dario Franceschini.
Ore 21.42 Il primo David va a Matilda De Angelis, miglior attrice non protagonista nel film «L’incredibile storia dell’isola delle rose»: «per me è un riscatto incredibile, oddio muoio», dice l’attrice, visibilmente emozionata, sul palco.
Ore 21.48 Subito il secondo premio: miglior sceneggiatura aLudovica Ferrario per «Volevo Nascondermi». Nel mezzo solo lo spazio per un inchino di Carlo Conti a lla regina del cinema Sofia Loren, seduta in prima fila.
Ore 21.50 Pietro Castellitto vince il suo primo David, come regista esordiente per «I predatori». «I premi fanno piacere, le sconfitte fanno crescere. Un abbraccio a mamma e un abbraccio a papà», dice da buon figlio d’arte
Ore 21.52 Il premio per miglior costumista va a Massimo Cantini Parrini per il film «Miss Marx», suo quinto David di Donatello.
Ore 21.53 Dopo un’infilata di premi consegnati senza respiro, arriva l’omaggio a Ennio Morricone: la sua orchestra storica è diretta dal figlio Andrea dal teatro dell’Opera.
Ore 21.59 Arriva il primo David Speciale: Monica Bellucci si collega da Sofia, dove è impegnata sul set di «La Befana vien di notte 2» (non più vestita da strega come era apparsa in mattinata). «Sono felice e onorata di ricevere questo premio, con la speranza che l’arte possa trovare nuova vita, in tutte le sue forme», dice l’attrice. E, prima di congedarsi, aggiunge: «dedico questo premio alle mie bambine».
Ore 22.03 Il miglior attore non protagonista è Fabrizio Bentivoglio (al terzo David) per il suo ruolo ne «L’incredibile storia dell’isola delle rose». Subito dopo ecco il miglior montatore: vince Esmeralda Calabria per «Favolacce».
Ore 22.08 Momento commovente. La miglior sceneggiatura originale va a Mattia Torre per «Figli». Al posto del regista scomparso, sale sul palco la figlia Emma, giovanissima: «volevo fare i complimenti a mio padre che è riuscito a vincere questo premio anche se non c’è più. Volevo ringraziare tutti quelli che mi sono stati vicino. Dedico questo premio al mio fratellino che mi fa ammazzare dalle risate e a mia mamma che non si arrende mai. “Figli” parla di famiglia sole e di bambini che nascono, per questo ringrazio anche le ostetriche che fanno nascere nuove vite e i medici che si impegnano a non far volare via le persone, bravo papà». Valerio Mastandrea in lacrime, standing ovation
Ore 22.11 Sophia Loren è la miglior attrice protagonista per «La vita davanti a sé». Altra standing ovation. «Aiutatemi – esordisce l’attrice, in difficoltà a salire sul palco -. È difficile credere che la prima volta che ho ricevuto un David sia stato più di 60 anni fa. Ma stasera sembra di nuovo la prima volta. L’emozione è la stessa, anche di più, e la gioia è la stessa». L’emozione è tanta e il respiro è affannoso. Sophia legge i suoi ringraziamenti e li rivolge al regista Edoardo (suo figlio). «Forse sarà il mio ultimo film, non lo so. Ho ancora voglia di farne sempre uno perché io senza il cinema non so vivere», dice commossa. E prima di congedarsi scherza: «Non posso prendere il premio perché sennò cado io e il premio».
Ore 22.20 David alla carriera per Sanda Milo che ci ricorda che «non è mai troppo tardi per vincere un premio».
Ore 22.30 Elio Germano vince il suo quarto David: è il miglior attore protagonista, premiato per il film «Volevo nascondermi». Capelli rasati a zero, sale sul palco per i consueti ringraziamenti.
Ore 22.35 «Se lo sapevo venivo», dice Checco Zalone, vincitore del David per la miglior canzone con «Immigrato». In collegamento da casa, il regista e attore si mette a gridare per chiamare la moglie: «Mariangela, ho vinto! I miei famigliari dormono, non gliene frega niente che ho vinto». Ma il suo discorso è difficilmente comprensibile a causa del collegamento disturbato: «Mi sono preparato poche parole. «La solita cricca di sinistra che premia i soliti, no questo era il foglietto se perdevo. Grazie all’accademia per il riconoscimento meritocratico».
Ore 22.40 Premio speciale a Diego Abatantuono.
Ore 22.45 Il premio per la miglior regia va a Giorgio Diritti per «Volevo nascondermi».
Ore 22.50 Il David di Donatello per il miglior documentario è stato assegnato a «Mi chiamo Francesco Totti» di Alex Infascelli. Il regista, collegato dal Teatro dell’Opera, ha mostrato un cartello dedicato al grande campione della Roma, con la scritta `Siamo unici´.
Ore 22.55 Il premio David di Donatello per il miglior acconciatore è Aldo Signoretti per `Volevo nascondermi´, sesto David su otto candidature. Il premio David di Donatello per la miglior suono è assegnato invece a a `Volevo nascondermi´.
Ore 23 Altro momento di commozione e standing ovation quando Enrico Brignano ricorda Gigi Proietti: «Il nostro premio, il premio di tutti noi, va a lui».
Ore 23.05 Continua la rapida assegnazione dei premi: miglior truccatore al team di «Hammamet», miglior sceneggiatura non originale a Marco Pettenello e Gianni Di Gregorio per «Lontano lontano», miglior compositore a «Gatto ciliegia contro il Grande Freddo» per le musiche di «Miss Marx», premio giovani a «18 Regali», migliori effetti visivi a «L’incredibile storia dell’Isola delle rose», miglior produttore alla squadra di «Miss Marx».
Ore 23.25 Arriva il riconoscimento d’onore per i tre operatori sanitari Silvia Angeletti, Ivanna Legkar e Stefano Marongiu «per aver permesso la riapertura dei set in sicurezza», ha detto Piera Detassis, presidente e direttore artistico dell’Accademia del Cinema Italiano
Ore 23.36 Miglior film straniero premiato è «1917» di Sam Mendes
Ore 23.37 Dulcis in fundo, il premio per il miglior film: trionfa «Volevo nascondermi», il film di Giorgio Diritti sul pittore Ligabue: «Un pensiero speciale agli artisti che fanno fatica a riuscire, magari anche a quegli uomini che fanno fatica a riuscire, a quei clochard che vediamo per strada e disegnano per una monetina. Questo era Ligabue»