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Fantascienza. Qui si scrive il futuro

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La raccolta di racconti curata dall’americana Sheila Williams, che inaugura il nuovo marchio 451 dedicato alla fantascienza, indaga le nostre mutazioni. E le relazioni che costruiremo domani

Con una raccolta di racconti curata dalla scrittrice americana Sheila Williams, e intitolata Relazioni. Amanti, amici e famiglie del futuro, che Le Edizioni BD hanno inaugurato la nascita di un nuovo marchio dedicato alla fantascienza: 451. Sheila Williams – che ha più volte vinto il premio Hugo, attribuito ogni anno dalla World Science Fiction Society alle migliori opere di fantascienza o fantasy – ha chiesto a dieci autori di scrivere una storia che parlasse delle relazioni affettive che ci legano gli uni agli altri partendo dall’impatto che l’evoluzione tecnologica può avere sull’amicizia, l’amore e i rapporti tra genitori e figli. Le scrittrici e gli scrittori coinvolti avevano carta bianca. L’unico obbligo era quello di utilizzare la fantascienza per esplorare il futuro. Obbligo perfettamente rispettato da tutte e da tutti, sebbene nessuno degli autori abbia sentito il bisogno di inventare situazioni stravaganti o irrealistiche, e ogni racconto riesca a cogliere in maniera profonda e sottile le contraddizioni dell’umana esistenza.

Gli invisibili, scritto da Nancy Kress, una delle più famose autrici contemporanee di fantascienza, affronta il tema dell’adozione, incrociandolo con quello dell’eugenetica. Ma invece di parlarci di strane modifiche del dna, la scrittrice racconta di come, in un mondo dominato dall’egoismo e dalla massimizzazione degli interessi individuali, possa venir voglia di modificare i geni dell’altruismo, e mettere quindi al mondo uomini e donne pronti, sin da piccoli, a farsi in quattro per gli altri, nonostante i pericoli incorsi. Come Kenly, la bambina adottata da Tom e Jen, che non esita a rischiare la propria vita per strappare un bimbo più piccolo dalle fauci di un cane dopo essersi rotta il braccio inciampando su una radice nella fretta di aiutare un uccellino. «Volevo davvero rendere mia figlia meno buona per evitare che lo fosse troppo?» si chiede Tom dopo essere venuto a conoscenza della possibilità di utilizzare una terapia sperimentale per annullare le modifiche del codice genetico della figlia. «Avrebbe potuto fare qualcosa di generoso per tutta la società oppure sarebbe semplicemente diventata una normale altruista, come i volontari nelle case di cura oppure quei vicini su cui puoi sempre contare senza che si aspettino nulla in cambio. Tutte persone vere, invisibili e indispensabili».

Particolarmente toccanti, oltre al racconto di Nancy Kress, sono Un pizzico di saggezza di Mary Robinette Kowal, Mediazione di Cadwell Turnbull e L’ormone della monogamia di Annalee Newitz. Il primo racconto affronta il tema delle persone anziane malate di Parkinson o di Alzheimer aiutate dagli eDog o da altri animali artificiali. Il secondo narra le difficoltà che incontra ogni famiglia quando si tratta di elaborare un lutto complesso: grazie a una genetista per le piante rimasta vedova, Turnbull spiega la necessità del dialogo e dell’ascolto. Certo, la donna usufruisce di un software di mediazione che le permette, a un certo punto, di dialogare direttamente con il marito morto. Ma, in fondo, il software è solo un mezzo per farle capire che l’unico modo per ricominciare a vivere, e permettere anche ai figli di farlo, è parlare con loro della propria mancanza e del proprio dolore. Quanto alla storia di Annalee Newitz, è un piccolo gioiello costruito intorno al tema delle nuove famiglie e della libertà di essere se stessi indipendentemente dalle convenzioni e dagli stereotipi. E anche se la protagonista, Edwina, per capire che può vivere il proprio amore sia con Chester che con Augie, ha inizialmente bisogno di ricorrere all’Eternalove, un prodotto della ProTox, il racconta narra di come pian piano la protagonista si renda conto di non aver bisogno di nessun farmaco e di nessuna magia per decidere come comportarsi.

Ogni racconto è diverso dagli altri sia per lunghezza sia per tonalità. Ognuno di loro contribuisce però molto bene a mostrare quanto ogni legame affettivo sia complicato, indipendentemente dal fatto che si tratti della relazione con una madre malata, un fratello tossicodipendente oppure un figlio modificato geneticamente. «La fantascienza esplora il futuro, e ci riesce molto bene», scrive Sheila Williams nell’introduzione alla raccolta di racconti. Subito prima di aggiungere: «Non si può indagare l’avvenire senza prendere in considerazione in che modo le conseguenze del progresso tecnologico e scientifico possono influenzare i rapporti che ci legano l’un l’altro». Sfida perfettamente raccolta dagli autori e dalle autrici di Relazioni. Amanti, amici e famiglie del futuro i cui racconti rappresentano non solo un bell’esempio di come la fantascienza possa raccontare la vita, ma anche e soprattutto un’analisi raffinata e profonda dei dilemmi morali della nostra contemporaneità.

Il libro
Relazioni. Amanti, amici e famiglie del futuro di Sheila Williams (451, pagg. 298, euro 16)

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