Tornano i Mercoledì di Caffè Alzheimer, due ore di svago per quanti soffrono di questa patologia, forma degenerativa della memoria, e per i loro parenti che li devono assistere. E’ l’iniziativa periodica che il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura della Regione Lazio ha varato in collaborazione con con “Alzheimer Uniti Onlus“. Un appuntamento che ha luogo negli spazi del Caffè Letterario Fandango di Palazzo Incontro in via dei Prefetti 22, a partire dalle 16,30 di mercoledì 14 gennaio 2015. Due ore a cavallo dell’ora del tè, con pasticcini, bibite, musica. Quest’oggi è protagonista la musica di Siamak Guran con i suoi strumenti persiani.
Chi è Siamak Guran? Nasce a Kermanshah (Kurdestan iraniano) nel 1973, la sua famiglia appartiene ad un antico ordine mistico che prescrive la pratica musicale come forma di preghiera e meditazione, conosciuta con il nome di yarsan, un’antica filosofia che sincretizza i culti pre-islamici, come quello mazdeo-zoroastriano e le pratiche mistico-estatiche proprie del sufismo. Ha iniziato a cantare e suonare all’età di 7 anni, prediligendo lo studio del tambur, del setâr, del târ, e del daf sotto la guida dei maestri Samad Zaré, Massud Zanghené, Mohammad Alì Malmir e Arshad Tahmasbì. In seguito ha iniziato una personale ricerca sulla tradizione musicale curda, portando alla luce un interessante repertorio di canti e melodie a rischio d’estinzione. Laureato in letteratura e poesia persiana, musicista, compositore. Ha avuto diverse collaborazione con musicisti italiani e stranieri. Ha collaborato con l’Università La Sapienza di Roma e l’Università Orientale di Napoli. Dal 1999 è in Italia dove vanta già numerose collaborazioni di rilievo.