“Civita di Bagnoregio è stata inserita nella Tentative List, una lista di siti italiani che concorrono per entrare nel patrimonio dell’Unesco”. Così il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha presentato oggi, martedì 2 maggio, presso la Sala conferenze dell’Associazione Civita, il percorso e le iniziative a sostegno dell’iter per la Candidatura di Civita di Bagnoregio a Patrimonio dell’Umanità. “Vogliamo valorizzare Civita – ha aggiunto – ma anche dare un grande segnale che l’arte e la bellezza del paesaggio sono una bellissima opportunità per il territorio della nostra regione. Noi la chiamiamo l’economia della bellezza: il rispetto attraverso la sua valorizzazione ma anche la fruizione”. Accanto a lui anche il Presidente della Commissione Nazionale Unesco Franco Bernabè, il Sindaco di Bagnoregio Francesco Bigiotti e il Presidente dell’Associazione Civita Gianni Letta.
L’occasione dell’incontro ha illustrato la risposta data dalla Rappresentanza permanente dell’Italia presso l’Unesco che ha deciso di iscrivere Civita di Bagnoregio e il suo “Paesaggio Culturale” nella Lista Propositiva Italiana nell’ambito della Convenzione sul Patrimonio Mondiale, prima condizione di un ancora lungo iter verso l’auspicata Candidatura.
Si tratta dell’occasione di rivincita di un Paese, l’Italia, e del suo territorio grazie a un “unicum” paesaggistico nel quale si coniugano processi geomorfologici ad elevata intensità e capacità di adattamento dell’uomo ad un ambienta ostile, proprio come ha sottolineato Franco Bernabè: “Il presidente della commissione Unesco non può avere figli e figliastri, ma è importante essere qui per la straordinarietà del luogo che porta a condividere la passione per questa iscrizione nella lista. Civita è uscita dal cono d’ombra che per un certo periodo l’ha paralizzata; è un unicum, inserito nel contesto della Tuscia storica”.
Nel corso della primavera 2015 Il Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti si è fatto promotore dell’Appello per la “Salvezza di Civita di Bagnoregio e della Valle dei Calanchi” che ha ricevuto in breve tempo il sostegno di 151 autorevoli esponenti del mondo della cultura, dell’arte, dello spettacolo, della scienza, delle professioni liberali, dell’Accademia, e al quale hanno aderito sulla piattaforma online Change.org quasi 40 mila semplici cittadini.
